articolo di Andrea Azzarello

Il 1° dicembre è stato ilWorld AIDS Day, la giornata mondiale per la prevenzione dell’AIDS. Essendo il sangue uno dei principali vettori per la trasmissione del virus dell’HIV (l’agente responsabile dell’AIDS), l’AVIS ha deciso di partecipare attivamente all’iniziativa per promuovere stili di vita sani e corretti.

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Per l’occasione i ragazzi del Gruppo Giovani hanno allestito un banco informativo nel centro di Bologna, in zona universitaria, allo scopo di sensibilizzare il più possibile i giovani.  

I giovani avisini hanno distribuito materiale informativo offerto dalla LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS) e un piccolo gadget. Hanno poi preparato un breve questionario da sottoporre ai passanti, composto da cinque domande a risposta multipla per  capire quanto la malattia sia conosciuta.

Di seguito il questionario sottoposto agli intervistati (con le relative risposte esatte):

1)  Come si può trasmettere il virus da HIV? 

  1. Sudore, colpi di tosse, lacrime e saliva
  2. Urine, feci e vomito
  3. Sangue e secrezioni genitali
  4. Tutte le precedenti

2)  I rapporti sessuali con più partner aumentano i rischi di infezione da HIV? 

  1. Si
  2. No, se si utilizzano metodi contraccettivi orali
  3. No, se protetti con preservativo
  4. Non so

3)  Come è possibile sottoporsi ad esami e controlli per la diagnosi dell’HIV? 

  1. Su prescrizione del medico di famiglia
  2. Recandosi presso centri specializzati
  3. Acquistando l’autotest in farmacia
  4. Tutte le precedenti

4)  Quanto tempo occorre far passare prima di donare il sangue dopo aver avuto rapporti occasionali o non protetti? 

  1. Non occorre aspettare del tempo
  2. Un anno
  3. Quattro mesi
  4. Non so

5)  L’orientamento sessuale è una discriminante per diventare donatore di sangue con AVIS? 

  1. No
  2. Non so

RISPOSTE CORRETTE 

1) c2) c3) d4) c5) b 


Quasi tutti gli intervistati hanno risposto correttamente alla prima e all’ultima domanda, una buona parte alla seconda; i risultati riguardanti il quarto quesito sono in parte giustificati dal fatto che solo alcune tra le persone intervistate fossero donatori.

Dall’esito della terza domanda, si evince invece che in pochi sapessero in che modo potersi sottoporre a controlli ed esami. Questo dato è significativo, essendo il controllo un aspetto fondamentale ai fini della prevenzione.

Felice di aver partecipato all’iniziativa Avis, spero che il nostro intervento abbia contribuito anche se in minima parte a sensibilizzare e informare i ragazzi della zona Universitaria su questa tematica tanto delicata.