Proteggersi dal virus così da affrontare al meglio la stagione invernale. È con questo obiettivo che AVIS ha lanciato, attraverso i suoi canali, la campagna #Fattiglianticorpi, che punta a sensibilizzare i donatori sull’importanza di sviluppare le difese immunitarie contro l’influenza di stagione.
Come già indicato nei mesi scorsi dal Ministero della Salute e dal Centro nazionale sangue, anche quest’anno i donatori di sangue ed emocomponenti hanno la possibilità di effettuare gratuitamente il vaccino.
“Prevenire è meglio che curare” diceva uno storico spot degli anni ’80. Un’affermazione che, ora più che mai, deve farci riflettere, anche alla luce della particolare situazione epidemiologica che stiamo vivendo.
La tutela della salute e la lotta ai virus rappresentano, infatti, delle azioni fondamentali per il benessere di tutti, anche e soprattutto dei donatori di sangue e di plasma.
Il lancio di questa campagna è avvenuto sui Social con 3 spot video, volti a stimolare la curiosità dei donatori e dare qualche informazione sulle strategie di difesa del nostro corpo. Come funzionano davvero gli anticorpi? E con quali meccanismi il sistema immunitario si difende da un virus? Brevi e semplici informazioni per prepararci ad un autunno che si prefigura più incerto che mai.
Proteggersi dai virus è più facile quando sono ancora deboli! A volte basta intervenire in tempo
Combattere i virus è più facile… se si affrontano a piccole dosi! Se la fatica è limitata, si fa molto prima
FAQ – “Il Presidente risponde”
Che cosa sono gli anticorpi e come si sviluppano?
Gli anticorpi sono sostanze proteiche che vengono sviluppate attraverso i globuli bianchi e servono per difendere l’organismo da malattie batteriche o virali. Si possono sviluppare attraverso la vaccinazione, per contatto diretto con le malattie, o autonomamente dal nostro organismo come ad esempio nel caso dei bambini che, dopo i primi 3 o 4 mesi di vita, sviluppano la propria immunità.
Perché è importante sviluppare le difese immunitarie prima che inizi la stagione influenzale?
Il metodo preventivo della profilassi è necessario per preparare il nostro organismo ad avere difese immunitarie sufficienti prima che si manifesti la malattia. Avere gli anticorpi già sviluppati è importante per ridurre o, se possibile, azzerare il rischio di contrarre la malattia in questione.
Quale ruolo ricoprono i donatori nella prevenzione di patologie come l’influenza?
I donatori sono soggetti sani e attivi all’interno della società e della famiglia, fatto che li può rendere portatori sani della malattia. Visto il ruolo importante che ricoprono nella comunità e nella vita privata, è importante che si premuniscano non solo per continuare a stare bene in salute e non contagiare le persone a loro vicine, ma anche per poter proseguire regolarmente nella loro scelta di generosità che è la donazione.
Quali sono le categoria considerate più sensibili, per le quali è consigliabile la vaccinazione?
Le categorie più sensibili, chiamate anche così, sono rappresentate da pazienti in età pediatrica, over 65 e cittadini affetti da malattie croniche, respiratorie o che comunque abbassano le difese immunitarie. Tutte queste persone sono chiamate a vaccinarsi per creare un’immunità che non complichi, attraverso l’influenza, la loro malattia di base, ma anche per difendere in generale la propria salute e quella dei propri cari.
Nella Provincia di Bologna, i donatori di sangue e plasma possono usufruire della gratuità del vaccino antinfluenzale, recandosi, previa prenotazione, presso il proprio medico di base o presso gli ambulatori di igiene pubblica, esibendo il tesserino da donatori.
L’Azienda USL offre poi la possibilità di vaccinarsi anche presso la Casa dei Donatori di Sangue da martedì 13 ottobre, previa prenotazione e fino ad esaurimento delle scorte. È possibile prenotare telefonando al numero 0513146011 dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 12,30.
È consigliato vaccinarsi subito dopo la prossima donazione programmata. I donatori nello stesso giorno potranno fare prima la donazione e dopo il vaccino, ma non il contrario. Dopo il vaccino infatti occorre rispettare un periodo di sospensione di almeno 72 ore.
Quest’anno più che mai vaccinarsi rappresenta un ulteriore gesto di responsabilità civile: tutelare la propria salute per il bene di tutti!
Scopri di più da AVIS Provinciale Bologna
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Faccio presente che ho 60 anni, non sono d’accordo che il vaccino possa tutelare le persone, l’ho fatto 25 anni fa e mi sono ammalata con un influenza pesante e febbre di 40 gradi, mai avuta prima e ne dopo una temperatura così alta! Da allora non mi vaccino più ne non ho intenzione di farlo proprio adesso. mi curo con la prevenzione utilizzo da settembre ad aprile l’Echinacea, vitamina C 1500 e frutta contenente molta vitamina C. l’anno scorso fino ad oggi non ho avuto nessun tipo di di influenza e nemmeno febbre.
inoltre se il vaccino contiene un virus, tutti i vaccinati non dovrebbero restare in quarantena per 14 giorni, in realtà i vaccinati girano liberi tra la gente non vaccina, grande rischio per persone come me.
grazie per l’attenzione e cordiali saluti
Liliana Lobosco
ho ricevuto questa mail il giorno 8 ottobre, ho chiamato per prenotare il 14 e i vaccini sono finiti…
a cosa serve mandare una mail a centinaia di donatori se non si hanno i vaccini da fare? oltretutto mi ha detto l’operatore che sono finiti e non verranno riassortiti, quindi di metterci una pietra sopra…
sono stato mal informato o è veramente così?
Grazie
A.
Ciao Andrea, la promozione della campagna è avvenuta in accordo con Avis Nazionale e su richiesta del Ministero della Salute con l’obiettivo di creare la cultura della vaccinazione, quest’anno più importante che mai. Abbiamo reperito le informazioni operative relative al nostro territorio, ma i rifornimenti vengono stabiliti dall’Azienda USL e noi di Avis ci mettiamo a disposizione per le prenotazioni degli appuntamenti presso la Casa dei Donatori.
I donatori hanno diritto alla vaccinazione gratuita, ma quest’anno occorre portare un pochino di pazienza. Tutto è più complicato, le richieste per fortuna sono tante. In più c’è tempo fino a dicembre e i donatori possono rivolgersi al proprio medico di base o agli ambulatori di igiene pubblica, che comunque potrebbero dare la precedenza alle categorie a rischio.
Fiduciosi della tua comprensione, ti aspettiamo alla prossima donazione! ;)