Sangue e plasma raccolti nei centri prelievo sono sicuri, controllati e indispensabili. I donatori e le donatrici (vaccinati o meno) meritano stima e rispetto, non discriminazioni.

Voglio esprimere una forte preoccupazione per quanto accaduto al Policlinico Sant’Orsola di Bologna circa il rifiuto di due genitori di far trasfondere al figlio il sangue di donatori vaccinati. In questi due anni di pandemia i donatori tutti – vaccinati e non vaccinati, uomini e donne, nati in Italia o nuovi cittadini, giovani e più anziani – hanno dato il loro contributo, senza esitazione con altruismo e senso di responsabilità, affinché il sangue fosse sempre disponibile nei nostri ospedali.
Nonostante il coronavirus la nostra Regione ha curato malati cronici, oncologici, bambini prematuri, ustionati, talassemici, emofilici, trapiantati e molti altri pazienti in pericolo di vita attraverso il sangue e il plasma donati. Voglio ringraziare tutti loro e rassicurare, ancora una volta, sul fatto che il sangue donato è sicuro secondo tutte le evidenze scientifiche.
Ci aspettiamo, pertanto, gratitudine e rispetto da parte di tutti nei confronti di cittadini così straordinari come le donatrici e i donatori che sono – e devono restare – anonimi, volontari e non remunerati.
Maurizio Pirazzoli
Presidente di Avis Emilia-Romagna