Perché è importante donare anche il plasma?
Il plasma raccolto in Italia non basta a coprire il fabbisogno nazionale di medicinali plasmaderivati.
Quindi il Servizio Sanitario Nazionale è costretto ogni anno a reperire sul mercato internazionale i farmaci di cui i pazienti hanno bisogno. Fra l’altro, l’emergenza Covid-19 ha causato carenze di questi farmaci, evidenziando ancora una volta quanto sia importante per l’Italia il raggiungimento dell’autosufficienza.
Che cos'è il plasma?
Il sangue è composto da una parte liquida, detta plasma, e una parte corpuscolata. Il plasma è il liquido attraverso cui piastrine, globuli rossi e globuli bianchi vengono trasportati in tutto il corpo. Separando dal sangue intero queste tre componenti si ottiene un liquido giallo costituito in prevalenza da acqua e da altre sostanze, tra cui le proteine.
Il plasma ha svariati utilizzi terapeutici ma viene principalmente usato per produrre dei farmaci, i cosiddetti medicinali plasmaderivati, come le immunoglobuline e l’albumina. Questi farmaci sono alla base di numerose terapie che salvano la vita a migliaia di pazienti.
5 Buoni motivi per donare il plasma
1. La donazione di plasma è adatta a tutti
Contrariamente a quanto si sente spesso dire, ovvero che quella di plasma è una donazione di serie B o che è destinata più che altro alle donne in età fertile, la donazione di plasma è rivolta ad ambo i sessi e, come la donazione di sangue, salva la vita ogni giorno a migliaia di persone. Fra l’altro il plasma maschile di gruppo universale AB può essere ricevuto da un target più ampio di persone in quanto privo di anticorpi che possano causare eventuali reazioni allergiche nel ricevente. Il plasma dei donatori di gruppo AB, non allergici e mai trasfusi, è l’unico trasfondibile in caso di necessità nei reparti di emergenza, trapiantologia e neonatologia.
Questo è il motivo per cui molti donatori maschi vengono invitati a donare il proprio plasma in alternativa al sangue.
2. Il plasma è indispensabile per la produzione di alcuni farmaci salvavita. Non ci sono problemi di compatibilità dei gruppi
Grazie al processo detto “frazionamento“, le proteine contenute nel plasma vengono isolate e destinate alla produzione di farmaci. Le più importanti sono:
- Albumina: proteina indispensabile per le funzioni renali;
- Immunoglobuline: anticorpi prodotti dal sistema immunitario per difendersi da virus e batteri;
- Antitrombina e fattori della coagulazione: fondamentali per la corretta coagulazione del sangue.
Nello specifico queste proteine sono indispensabili per la cura di diverse patologie, fra cui ad esempio l’emofilia e i disturbi del sistema immunitario.
Inoltre non ci sono problemi di compatibilità dei gruppi sanguigni. Tutto il plasma donato seguendo gli standard di qualità in vigore può essere utilizzato per produrre medicinali plasmaderivati.
3. Il plasma: una nuova frontiera contro i virus
Il plasma iperimmune è balzato agli onori delle cronache con la pandemia da coronavirus. In realtà il nostro corpo produce da sempre anticorpi specifici ogni qual volta si trovi a contatto con virus o batteri sconosciuti. Il plasma dei portatori sani di virus viene sperimentato attivamente per sviluppare terapie per la cura di molte malattie come il West Nile Virus, un patogeno veicolato principalmente dalle zanzare.
Donando plasma aiutiamo la ricerca.
4. Il plasma ha un tempo di conservazione più lungo. Ci sono più possibilità che la sacca donata non vada sprecata
I concentrati di globuli rossi vengono conservati in appositi frigoriferi a una temperatura dai +2 °C e i +6 °C, per un massimo di 42 giorni.
Il plasma viene congelato rapidamente e, se conservato costantemente a -25°C, può essere conservato fino a 24 mesi.
5. Per contribuire alla difesa del modello italiano, contro le donazioni a pagamento.
La raccolta da donatori non remunerati è importante anche per contrastare un modello diffuso in alcuni Paesi europei, come Germania e Repubblica Ceca, dove il plasma viene comprato direttamente dalle case farmaceutiche. Un modello, quest’ultimo, che da solidale e virtuoso si trasforma in puro business e che il nostro Paese vuole contrastare nell’unico modo possibile: far crescere sempre di più la raccolta di plasma da donatori periodici e volontari. Per la salvaguardia di una sanità pubblica, giusta e inclusiva.
Come funziona il sistema di plasma derivazione in Italia?
Il plasma costituisce la materia prima per la produzione di medicinali plasmaderivati, alcuni dei quali rappresentano veri e propri farmaci salva vita. La lavorazione del plasma è affidata alle aziende di plasmaderivazione con procedura di gara sulla base di accordi interregionali.
Dal donatore al paziente: tutte le fasi
La titolarità della materia prima plasma raccolto sul territorio nazionale, così come dei medicinali che ne derivano, è pubblica.
Le Regioni, singolarmente o in forma associata, conferiscono il plasma alle aziende farmaceutiche con la modalità di “lavorazione per conto terzi”, che si configura come convenzione per la produzione di tali medicinali. L’assegnazione avviene attraverso una procedura pubblica di gara.
Medicinali plasmaderivati: i dati di produzione
I medicinali plasmaderivati rivestono un ruolo chiave, e spesso insostituibile, nel trattamento di molte patologie acute e croniche.
Alcune delle patologie trattate con medicinali plasmaderivati:
- Immunodeficienze congenite
- Malattie neurologiche
- Emofilia e altri disordini congeniti della coagulazione
- Cirrosi e le sue complicanze
A livello internazionale si osserva un incremento del loro utilizzo per:
- L’identificazione di nuove indicazioni terapeutiche
- L’invecchiamento della popolazione
- L’aumento della diagnosi da Paesi con economie emergenti
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