Avis non è solo donazione del sangue, ma è cura, educazione alla salute e solidarietà. È per questo che per celebrare il suo 85° Anniversario ha deciso di donare 10 defibrillatori alle scuole di Bologna, uno dei pubblici più importanti per Avis nell’azione quotidiana di promozione del dono del sangue e del plasma.
60.000 italiani all’anno sono colpiti da arresto cardiaco. Solo il 2% si salva.
Nel 70% dei casi l’arresto cardiaco è testimoniato da non sanitari che possono iniziare le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP): se i testimoni di un arresto cardiaco iniziano la rianimazione cardio polmonare prima dell’arrivo dell’ambulanza, le possibilità di sopravvivenza della vittima aumentano di due/tre volte rispetto ai casi in cui la RCP non viene iniziata.
Consapevole di questi dati, Avis vuole fare la sua parte per arrivare a una città cardio protetta. E vuole farlo investendo sulla scuola, anche considerato che entro il 31 dicembre 2025 gli istituti scolastici di ogni ordine e grado dovranno dotarsi di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE), come da legge 116 del 4/08/21. Obiettivo? Diffondere la cultura del primo soccorso in situazioni di emergenza e delle tecniche salvavita.
Questo progetto si colloca perfettamente all’interno della nuova visione di Avis come parte attiva e protagonista all’interno di una rete di attori pubblici e privati che si occupano di diffondere tra i giovani la cultura del benessere, della salute e della responsabilità civile. A livello provinciale, infatti, Avis ormai da decenni entra nelle scuole con diversi progetti studiati per stimolare la partecipazione diretta di bambini e ragazzi. Fra le attività di maggior successo le lezioni con il medico, gli spettacoli Goodman e Globulo rosso, cercasi a cura della compagnia teatrale Fantateatro e, per gli istituti superiori, le visite al Centro Raccolta della Casa dei Donatori e il progetto Con Avis alla scoperta del 118.
“Sono davvero contento di essere riuscito a portare a termine questo progetto in occasione dei festeggiamenti del nostro 85° anniversario – dice Diego Turchi, presidente dell’Avis Comunale di Bologna. Poter sostenere i valori di Avis attraverso un’azione concreta che risponde direttamente ad un bisogno delle scuole, ci dà grande soddisfazione. Per questo ringrazio l’ufficio scolastico territoriale e l’amministrazione comunale per il supporto fornito in queste ultime settimane. Ringrazio gli Istituti scolastici per la fiducia che ogni anno dimostrano verso la nostra Associazione, accogliendo i nostri nuovi progetti sempre con grande entusiasmo e ricevendo professionisti e volontari Avis con totale affidamento. Grazie al Comitato di Bologna della Croce Rossa Italiana, per l’importante azione di formazione e sensibilizzazione che ogni giorno svolge con la popolazione.”
“Prima ancora della chiamata d’emergenza e prima dell’ambulanza di soccorso, la Croce Rossa, grazie all’opera volontaria delle nostre centinaia di operatori sul territorio, lavora incessantemente alla prevenzione, e istruzione di quelle che elementarmente sono conosciute come manovre salvavita. Il nostro impegno quotidiano è di portare nelle scuole e nelle diverse comunità che lo richiedano, quegli istruttori che unitamente ad aggiornate strumentazioni, compresi i cosiddetti manichini simulatori, forniscono una completa formazione sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione, per età adulta e pediatrica. Una missione costante, la nostra nel soccorso quotidiano alle persone più fragili, alle chiamate di pronto intervento, nelle situazioni emergenziali di calamità, e nella prevenzione: azione unica e determinante a salvare una vita umana.” Marco Migliorini, Presidente Comitato di Bologna, Croce Rossa Italiana
“L’iniziativa di Avis si inserisce in una programmazione complessiva che ha consentito nel tempo di dotare tutti gli Istituti Scolastici dell’Ambito Territoriale di Bologna di almeno un defibrillatore. Questo risultato è il frutto di un lavoro congiunto tra istituzioni, associazioni ed enti vari. Da parte dell’Ufficio Scolastico confermo ogni possibile sforzo ulteriore per garantire un sistema di protezione ancora più capillare, esteso ai vari plessi delle istituzioni scolastiche. L’inaugurazione di questo anno scolastico, celebrato a livello nazionale nella città di Forlì, ha visto la partecipazione di un cittadino che, in seguito ad un malore subito all’interno di una scuola, si è salvato per il pronto intervento dei ragazzi che avevano seguito nelle aule scolastiche il corso di rianimazione. Per questo, bisogna continuare su questa strada. La formazione e l’utilizzo degli strumenti sanitari necessari possono realizzare l’obiettivo più alto che qualsiasi comunità possa immaginare: salvare una vita umana”. Giuseppe Antonio Panzardi, Dirigente dell’Ufficio V Ambito territoriale di Bologna Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna
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