La donazione di sangue e plasma evolve continuamente. Se sei un donatore o una donatrice di lungo corso, ecco le novità che potrebbero interessarti
Ogni anno grazie a te e al tuo gesto generoso possiamo garantire a tutti i malati sangue, plasma e prodotti emoderivati indispensabili per le medicine e le terapie che salvano la vita o la migliorano sensibilmente: nella nostra regione e nelle altre che non riescono a raggiungere l’autosufficienza. Sei già donatore, quindi sai che donare è un impegno e richiede costanza e il rispetto di alcune prescrizioni. Nel dettaglio, qui vogliamo approfondire quali e soprattutto perché. Se non trovi quel che cerchi in questa sezione puoi scrivere al nostro medico e in questa al nostro staff.
Perché prenotare la donazione?
Prenotando ci permetti di raccogliere plasma o sangue nelle quantità e nei momenti in cui serve di più, e di predisporre il numero di medici e personale adeguato all’affluenza giornaliera.
Inoltre, grazie alla prenotazione della donazione e alla chiamata dedicata riusciamo a non sprecare quasi nulla del sangue e del plasma donati.
Ogni quanto tempo si può donare?
Tra una donazione e l’altra deve passare un intervallo di tempo minimo stabilito per legge e valutato dal medico selezionatore in base al caso specifico.
Nonostante per legge l’intervallo tra due plasmaferesi e tra una donazione di plasma e una di sangue sia di 14 giorni, i medici preferiscono non sottoporre a stress fisico i donatori privilegiando gli intervalli minimi di 30 o 45 giorni in base alle condizioni fisiche degli stessi. L’obiettivo ultimo è quello di salvaguardare la loro salute.
Per un’informazione completa rimandiamo alla pagina Criteri per la selezione del donatore.
Nell’ allegato IV del decreto del Ministero della Salute del 2 novembre 2015 recante “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti” viene stabilito il numero massimo di donazioni effettuabili in un anno.
- Sangue intero: 4 donazioni per l’uomo e per la donna non più in età fertile, 2 donazioni per la donna in età fertile.
- Piastrinoaferesi: 6 donazioni.
Cosa si può e non si può mangiare prima della donazione?
Diversamente dai normali prelievi di sangue, nel caso della donazione di sangue e plasma non è necessario osservare il digiuno.
Donazione o visita di idoneità al mattino
È consigliato fare una leggera colazione, evitando però latticini (yogurt, latte, burro, creme), grassi e zuccheri aggiunti.
Quindi una colazione ideale potrebbe essere: the, caffè o spremuta senza zucchero e fette biscottate, biscotti (con miele o marmellata senza zucchero) o cracker non salati.
Donazione o visita di idoneità al pomeriggio
È possibile effettuare la colazione del mattino come al solito e a pranzo è consigliato fare un pasto leggero, evitando latticini, grassi e zuccheri.
Un pranzo corretto può essere a base di : pasta in bianco (all’olio senza formaggio grattugiato), fetta di carne ai ferri o pesce arrosto, insalata e pane. Caffè poco zuccherato.
È inoltre necessario assumere il pasto entro due ore prima dall’appuntamento.
Anche chi segue diete particolari può donare: vegani, vegetariani, celiaci, allergici o intolleranti.
Quali esami del sangue vengono svolti al donatore?
Quando si dona per la prima volta, in aggiunta agli esami di routine sul sangue donato, vengono eseguiti i seguenti test per la determinazione dei gruppi sanguigni:
- Fenotipo ABO mediante test diretto e indiretto
- Fenotipo Rh completo
- Determinazione dell’antigene Kell e, in caso di positività dello stesso, ricerca dell’antigene Cellano
- Ricerca degli anticorpi irregolari anti-eritrocitari
Ad ogni donazione il sangue prelevato viene sottoposto ai seguenti esami:
- Esame emocromocitometrico completo
- Esami per la qualificazione biologica del sangue e degli emocomponenti di seguito elencati: – HBsAg (antigene di superficie del virus dell’epatite virale B) – Anticorpi anti-HCV (anticorpo contro il virus dell’epatite virale C) – Test sierologico per la ricerca combinata di anticorpo anti HIV (anticorpo contro il virus dell’AIDS) 1-2 e antigene HIV 1-2 – Anticorpi anti-Treponema Pallidum (TP) con metodo immunometrico (contro la sifilide) – HBV/HCV/HIV 1 NAT (test per rilevare la presenza dei virus delle epatiti virali B, C e dell’AIDS)
Il donatore è sottoposto, con cadenza minima annuale, anche ai seguenti controlli ematochimici:
- glicemia
- creatininemia
- alanin-amino-transferasi
- colesterolemia totale e HDL
- trigliceridemia
- protidemia totale
- ferritinemia
La visita e il colloquio con il medico
Prima di ogni donazione verrai visitato dal medico selezionatore. Il suo ruolo non è quello di giudicarti, ma di valutare se la tua situazione è compatibile con la donazione. Fidati di lui o di lei, sii onesto e preciso. Ricorda che più sei chiaro più sei protetto anche tu!
Quali sono i motivi di sospensione?
Tra le cause di sospensione definitiva alla donazione troviamo quelle condizioni per le quali si ritiene che la non idoneità alla donazione non si modificherà nel tempo: cardiopatie, tumori, epatiti. Il tipo di sospensione è regolata da normative nazionali ed europee, aggiornate sulla base del progresso scientifico e tecnologico.
Tra le cause di sospensione temporanea troviamo quei fattori che, al termine del periodo di tempo stabilito dalla figura medica competente, permettono di riprendere tranquillamente l’attività di donazione. Vediamo gli esempi più frequenti.
Se vuoi conoscere le località del mondo per le quali è prevista una sospensione temporanea, visita il sito “Il donatore che viaggia“.