West Nile, Dengue e altri virus: la mappa aggiornata in tempo reale dei casi in Italia. Per i donatori che hanno soggiornato almeno una notte nelle zone segnalate, agli esami di routine si aggiunge il test NAT.

di Annalisa Santachiara
Medico Avis Reggio Emilia

Il coronavirus, che ha generato la pandemia che ben conosciamo, non si trasmette attraverso il sangue, plasma o gli emoderivati. Lo stesso purtroppo non si può dire per alcuni virus trasportati dall’ospite più sgradito dell’estate: la zanzara. Con l’arrivo del caldo e di questo fastidioso insetto portatore di virus come il West Nile Virus e il virus della febbre Dengue, è ripreso il monitoraggio da parte del Sistema Regionale Sangue in collaborazione con i Servizi Veterinari delle varie province sulla fauna aviaria e sulle zanzare culex per intercettare con estrema sollecitudine la presenza del virus. In questo modo è possibile evitare la trasmissione virale da eventuali donatori infetti ai riceventi.

Il periodo di incubazione di questi virus è di 28 giorni, dunque chi avesse soggiornato anche solo per una notte in una zona a rischio potrebbe essere stato punto da una zanzara infetta ma non avere sintomi per 4 settimane, e andrebbe dunque sospeso temporaneamente dalla donazione. Questo potrebbe generare qualche difficoltà nella raccolta di sangue e plasma, determinando una carenza di sangue proporzionale al numero di aree colpite e di donatori sospesi.

Per evitare tali pesanti conseguenze, quando le aree interessate cominciano a essere numerose l’Emilia-Romagna non sospende i donatori e le donatrici che hanno soggiornato in quelle zone (in Italia e all’estero) ma dispone l’esecuzione di un apposito test che rileva il genoma del virus: il TEST NAT. Questo esame viene eseguito in aggiunta agli altri per la validazione di ogni sacca donata.

Se il test è positivo le unità contaminate vengono isolate evitando ogni pericolo per i riceventi. Come ormai consuetudine, anche per le disposizioni in materia di covid-19, è indispensabile prenotare la donazione e non presentarsi spontaneamente al proprio abituale centro prelievo.

ITALIA

  • Provincia di Cremona
  • Provincia di Parma
  • Provincia di Lodi
  • Provincia di Brescia
  • Provincia di Mantova
  • Provincia di Piacenza
  • Provincia di Torino
  • Provincia di Milano
  • Provincia di Pavia
  • Provincia di Modena
  • Provincia di Reggio Emilia
  • Provincia di Bologna
  • Provincia di Ferrara
  • Provincia di Bergamo
  • Provincia di Padova
  • Provincia di Verona
  • Provincia di Belluno
  • Provincia di Vicenza
  • Provincia di Treviso
  • Provincia di Venezia
  • Provincia di Rovigo
  • Provincia di Novara
  • Provincia di Cuneo
  • Provincia di Alessandria
  • Provincia di Sassari
  • Provincia di Varese
  • Provincia di Verona
  • Provincia di Monza Brianza
  • Provincia di Sondrio
  • Provincia di Vercelli
  • Provincia di Asti
  • Città metropol. di Venezia
  • Provincia di Biella
  • Provincia di Pordenone

ESTERO (West Nile)

  • Romania (Distretto di Prahova, Distretto di Costanta, Distretto di Arges e comune di Bucarest)
  • Grecia (Kardisa, Trikala, Serres, Taso, Kavala, Xanthi, Anatoliki Attiki, Larissa, Pieria, Drama, Imathia, Rodopi, Evros Kilkis, Pella, Salonicco e Calcidica)
  • Francia (Prefettura di Hèrault)
  • Spagna (Siviglia e Cadice)
  • Ungheria (province di Bács-Kiskun, Csongrád, Hajdú-Bihar) 
Annalisa Santachiara

Annalisa Santachiara
Laureata in medicina e chirurgia all’Università degli Studi di Padova, è medico responsabile dell’Unità di Raccolta di Avis Reggio Emilia. Nel 2018 ha conseguito un Master di secondo livello in Medicina trasfusionale all’Università di Firenze. In libera professione è dietologa e psicoterapeuta. Non ha mai collaborato con aziende farmaceutiche né in Italia né all’estero.