Per molti malati sangue e plasma sono fattori insostituibili di sopravvivenza. Il sangue non può essere prodotto artificialmente ed è necessario che le strutture sanitarie ne abbiano un’adeguata scorta.

Anche l’intervento chirurgico più banale potrebbe essere rimandato qualora non ci fosse un sufficiente numero di unità di sangue e plasma disponibili e divise per gruppo. Inoltre, il sangue intero ha una scadenza: dopo 45 giorni un’unità di sangue va in iperdatazione e non può più essere utilizzata.

Il sangue intero è indispensabile nei servizi di primo soccorso e di emergenza, in caso di gravi incidenti, negli interventi chirurgici e nei trapianti di organo, nella cura delle malattie oncologiche, nelle varie forme di anemia cronica. Molte unità di sangue vengono impiegate nella nostra regione per le terapie di sostegno alla popolazione anziana: per ripristinare i valori di ferro, emoglobina e ossigeno.

Il plasma è fondamentale nella cura delle ustioni e da esso si producono diversi farmaci salvavita, tra cui il fattore VIII e l’albumina per la terapia di pazienti affetti da emofilia. Si sta sviluppando inoltre un esteso campo di applicazioni del plasma nelle terapie autoimmuni, ad esempio si è dimostrato un valido supporto nella cura delle infezioni virali tra cui il West Nile e Ebola.