All’assemblea annuale dell’Avis Provinciale di Bologna, in agenda lo scorso 19 settembre presso la sala convegni della Coop.Sacmi di Imola, ha preso parte anche Maurizio Pirazzoli, presidente dell’Avis Regionale Emilia Romagna. Una preziosa testimonianza del crescente clima sinergico instauratosi tra i vertici delle due più importanti realtà dell’associazione con sede a Bologna presso la Casa dei Donatori di Sangue. Un percorso orientato al costante sviluppo di quella operatività quotidiana finalizzata all’efficientamento del rapporto e dei servizi dedicati ai donatori.

Maurizio Pirazzoli intervista Avis

Pirazzoli, insieme al presidente provinciale Claudio Rossi, ha sottolineato a più riprese durante l’appuntamento assembleare imolese l’importanza di una fattiva comunione d’intenti in grado di guardare con rinnovata fiducia al futuro di Avis.

“E’ stato un momento di sintonia, sinergia e coesione davvero significativo per la nostra associazione. Attraverso il valore della compattezza Avis può affrontare, superandola, qualsiasi prova. Lo dimostra il traguardo degli oltre 90 anni di vita di un sodalizio che ha sempre posto al centro della propria azione e dei propri ragionamenti i donatori”.

La sottoscrizione della convenzione che unisce Avis Regionale Emilia Romagna e Avis Provinciale di Bologna nel rinnovato processo di utilizzo e gestione della Casa dei Donatori di Sangue è sinonimo di una totale comunione d’intenti.

“Abbiamo avuto la capacità di mettere assieme elementi in grado di unire piuttosto che disperdere energie e tempo preziosi in inutili divisioni. Coesione al posto del dissenso superando quell’anacronistica suddivisione che poco si addice ad una realtà associativa come Avis finalizzata alla tempestiva risposta ai donatori ed agli ammalati”.

Guardando con ottimismo al 2021, un anno denso di appuntamenti elettivi per Avis.

“Dovremo rinnovare 54 presidenti comunali nella provincia di Bologna e 320 in regione, i consigli e chiedere agli attuali dirigenti di confermare la propria disponibilità ed a tanti giovani donatori di assumersi delle responsabilità organizzative. Perché i giovani ci rispondano di sì, dobbiamo suscitare la volontà di donare tempo ed energia propositiva alla mission di Avis. Facendo prevalere l’interesse degli stessi donatori e degli ammalati mettendo lo spirito di servizio collettivo rispetto alle scelte individuali”.

Mattia Grandi – Sara Stradiotti

Ufficio Stampa Avis Provinciale di Bologna